Lionheart72 Bisogna ricordarsi che i condomini titolari di diritti reali (ovvero i possessori degli appartamenti) non sono semplicemente "soggetti che abitano nello stesso palazzo" (se ci abitano), ma partecipanti ad una comunione (come se fosse una società) ed è abbastanza evidente che i condomini debbano conoscersi tra loro e non ci possano essere dei "Mister X" anonimi.
Bisogna ricordarsi anche l'ultima riforma del condominio ed Il nuovo articolo 1130 n°6 del Codice Civile che impone al mandatario dei condomini (quindi l'amministratore) di : “curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell’edificio."
Se è vero che il primo che passa per strada non ha diritto ad accedere al RAC, può benissimo farlo chi è titolato in quanto partecipante alla comunione (qualunque condomino), nei tempi e modi stabiliti dall'amministratore (e che egli dovrebbe rendere noti), vedasi in particolare l'art. 1129, 2° comma, c.c., disposizione che fonda il diritto dei condòmini - rectius, di «ogni interessato» - di prendere visione ed estrarre copia non solo del RAC, ma di tutti i Registri obbligatori del Condominio (v. art. 1130, n. 6) e 7), c.c.) e lo speculare dovere dell'Amministratore di indicare, all'accettazione della nomina e ad ogni rinnovo, il luogo ove i 4 Registri sono conservati ed i giorni e le ore in cui può avvenire la consultazione e/o l'estrazione di copia.
Suggerirei pertanto di:
- chiedere nuovamente all'amministratore l'accesso al RAC, secondo quando disposto dal c.c.
- in caso di nuovo diniego, inviare lettera di diffida all'amministratore tramite A/R, reiterando la richiesta di accesso al RAC
- in caso di ulteriore diniego, avanzare richiesta di decreto ingiuntivo nei confronti dell'amministratore
- cambiare amministratore, ove possibile, senza se e senza ma
Questo secondo legge, se poi riesci ad ottenere l'informazione dagli inquilini o in altri modi legali, tanto meglio 😄
Detto questo, sei sicuro che l'infiltrazione non è stata causata da impianti condominiali? In quel caso dovrebbe intervenire la polizza sul fabbricato. C'è anche una remota possibilità che la polizza possa coprire certi danni derivanti da impianti privati (è raro, perché nei condomini si va sempre al risparmio), ma io comunque chiederei anche di esaminare la polizza fabbricato.