Ciao a tutti,
stavo attendendo che TIM rilasciasse una sim a poco prezzo da abbinare al mio abbonamento TIM connect XDSL (per poi rendere illimitata tranne fatturazione in bolletta), ma sono rimasto colpito dall'offerta di PosteMobile e in un momento di foga ho sottoscritto il contratto con loro.
Mi sono dopo accorto di avere ancora quattro mesi restanti sul contratto ADSL della TIM. (contratto attivato a
Giugno 2020)
Ho cercato quindi di capire se con il passaggio a Poste ci sarebbero stati costi aggiuntivi (oltre ai 40€ delle rate rimanenti di TIM CONNECT, che per me vanno benissimo), e a quanto pare il documento presente sul sito TIM (https://img.tim.it/sdr/documenti/tariffe-fisso/tabelle-costi/recesso_voce_internet.pdf) specifica che:
In caso di recesso dall'offerta prima della scadenza del 24° mese o anche in periodi
successivi, per cause imputabili al cliente, non è previsto il pagamento di eventuali sconti
sul canone mensile fruiti per promozioni applicate all'offerta e/o su eventuali Opzioni ad
essa legate, fino alla data di cessazione.
Ciò però sembra essere in disaccordo con ciò che l'operatore del 187 mi ha detto, e cioè che con la disattivazione sono tenuto a restituire tutti gli sconti di cui ho usufruito fino ad ora (cioè 22x10€ = 220€), oltre alle quattro rate residue di TIM CONNECT.
Sul contratto che ho sottoscritto, sembra addirittura venir stabilito che io non debba restituire sconti di cui ho fruito:
Quindi chi ha ragione? L'operatore o il contratto? Potrebbero queste clausole esser state modificate dalle recenti rimodulazioni?