[cancellato] In ambito legale i termini non sono usati a caso. Nell'inglese legale "household" ha un certo significato. La traduzione in Italiano di "domestico" non so se è corretta, "household" è più simile a "nucleo familiare".
In questo ambito non è esattamente così: a differenza di altre fonti di diritto internazionale in questa materia (da ultimo la revisione della Convenzione 108 del Consiglio d'Europa, pubblicata suilla nostra Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 maggio), nel GDPR si è scelto scientemente di non dare definizioni limitate / chiuse per quei termini, ma di lasciarle all'interpretazione della Corte caso per caso (e questo causa molte incertezze e problemi interpretativi, sia per la scelta in se, sia per come la Corte di Giustizia ha attuato la cosa).
Per quanto riguarda la Convenzione 108 che citavo, adotta la stessa eccezione, con le stesse parole nell'art 3. co. 2:
This Convention shall not apply to data processing carried out by an individual in the course of purely personal or household activities.
A differenza del GDPR però è stato meglio esplicitato l'ambito che ci interessa nel Report esplicativo che accompagna il testo
The sharing of data within the private sphere encompasses notably the sharing between a family, a restricted circle of friends or a circle which is limited in its size and based on a personal relationship or a particular relation of trust
Vedi bene che i confini di quello che si può intendere con "personale o domestico" possono essere più ampi di quelli che mi pareva prospettassi tu.
[cancellato] No. Non è il numero di persone che accede al dato che lo determina, è la provenienza del dato e il diritto che hai ad usarlo/accedervi. "purely personal activity"
Il numero di persone ha influenza nel definire un interesse o un'attività come personale o domestico sotto diversi aspetti: un esempio in letteratura (le linee guida sulla video sorveglianza) forse chiaro è quello del tizio che si mette un'action cam in testa e poi si fa una sciata (o una corsa in bici), riprendendo paesaggi ma con apparizioni casuali e sporadiche di persone estranee. Ebbene è stato detto che se la registrazione venisse utilizzata solo dall'utilizzatore e da una sua stretta cerchia, per rivedere a mo' di souvenir / filmino l'esperienza, tale registrazione ricadrebbe sotto l'esenzione "household", mentre invece se tale registrazione venisse caricata sul web o inserita sui social (che so, una "storia"), allora non si applica l'esenzione, e questo solo perché, pur essendo la provenienza dei dati la medesima, l'accesso ad essi di un numero indeterminato di persone rende responsabile chi ha prodotto la registrazione stessa.
L'esempio di scuola deriva dal modo in cui la Corte di Giustizia ha applicato questa esenzione: in tutti i relativamente pochi casi di cui si è dovuta occupare, c'è stato quello del tizio che aveva filmato i poliziotti in commissariato durante una deposizione, e poi aveva pubblicato il video; il punto dirimente per la Corte fu proprio la pubblicazione, l'esposizione dei dati personali altrui ad una platea indefinita di persone, fatto che escludeva l'applicabilità dell'esenzione "personale o domestico".
Bada bene che la Corte non ha detto "se non l'avesse fatto, sarebbe ricaduto nell'ambito dell'esenzione", ma solo che "poiché l'ha fatto, sicuramente non ricade nell'ambito dell'esenzione"-
La Corte ha negli anni utilizzato sempre questo approccio che si potrebbe forse definire "in negativo", senza mai dare indicazioni "in positivo" di ciò che sia certamente esentato dal GDPR per la clausola "household".
[cancellato] sto commettendo un illecito, oppure siccome è solo una mia "attività personale" va tutto bene?
Stai sicuramente commettendo un illecito (mancano le basi dell'esenzione nel tuo esempio: tu con i tuoi babbaloni non hai alcuna relazione, sono estranei, ignoti a te e la frequenza / modalità di acquisizione fa presumere un'attività professionale), ma soprattutto nell'esempio continui a voler classificare come personale o domestico sulla sola base della provenienza del dato.
Come dicevo sopra, non è così che funziona, sono molti gli elementi che entrano in gioco per definire quei termini.
[cancellato] IMHO fornendo la connessione stai fornendo i mezzi a terzi per trattare dati personali nell'ambito delle loro attività - che non sono le tue.
Non mi sembra sia così, volendo quei terzi al più tratterebbero quei dati ma riferiti a me, e quindi per definizione non sarebbero dati personali non essendo riconducibili alla corretta identità/persona. E se invece non lo facessero, ammesso che il trattamento fosse lecito (correttamente acquisito), il vicino avrebbe comunque dovuto dare il suo consenso informato e loro provvedere a tutti gli adempimenti del GDPR.
Detto ciò, concludo dicendoti che i vari ag23900, andreagdipaolo o matteocontrini tra un po' mi crucifiggeranno per questo thread, mentre tu te la caverai impunemente... 😀