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1. Introduzione
Quando qualcuno si trova distante dall’armadio o dalla centrale e senza previsioni di copertura FTTH i consigli che vengono dati sul forum sono sostanzialmente 3: Trovare un operatore WISP con copertura in zona (Tipicamente Eolo 100), fare un abbonamento a Starlink oppure utilizzare una connessione LTE.
Eolo 100 è tipicamente la soluzione migliore perché coniuga elevate prestazioni ad un prezzo contenuto, tuttavia è un servizio che richiede (come tutti i servizi offerti da WISP) visibilità ottica verso l’antenna e che quindi può non essere utilizzabile in diversi casi.
Starlink è una soluzione valida, invece, per chi non può attivarsi con un WISP, ma ha necessità di prestazioni elevate con latenza contenuta. Ha però come svantaggio l’elevato costo di acquisto, il canone estremamente elevato per gli standard italiani e un consumo dell’antenna non trascurabile che si va ad aggiungere al canone mensile.
Se, dunque, ci troviamo nella situazione di dover portare internet in una casa non servita da linee fisse performanti, senza la possibilità di attivare un servizio tramite un WISP, e con la volontà di poter utilizzare servizi in real-time a prezzi contenuti (un must se è una seconda casa poco utilizzata) la soluzione a cui ci si rivolgerà è il 4G.
Quando si parla di sfruttare soluzioni per fornire internet fisso tramite 4G le opzioni possibili sono due:
- Modem interno
- Antenna esterna
La prima soluzione è l’ideale per zone con segnale radio discreto. Se però ci troviamo lontani dalla BTS, o comunque in una zona con segnale scarso, per poter sfruttare il 4G si sarà obbligati a “migliorare” il segnale agganciato, e ciò può essere fatto sfruttando la seconda soluzione (una antenna esterna).
Oggi andremo a testare proprio questo, in particolare un modello che oltre all’antenna integra al suo interno anche un modem LTE, così da non avere alcun tipo di perdita dovuta ai cavi (un must se si è in una situazione veramente al limite, come quella in cui la testeremo noi oggi).
2. Il prodotto in Test
Il prodotto che recensiremo oggi è il Mikrotik LHGG LTE6 kit, questa è una antenna outdoor dotata di un guadagno decisamente elevato (valore medio di 17dBi, il dettaglio lo vedremo a breve) e di un angolo di copertura ristretto (25°).
Questo la rende la soluzione ideale quando ci si vuole collegare ad una BTS lontana, cercando di limitare al massimo gli altri rumori.
L’antenna in test è la versione con Modem CAT6 (in grado quindi di aggregare due bande contemporaneamente in download). A questo link è disponibile un dettaglio delle bande aggregabili.
La LHGG presenta inoltre una porta gigabit, una CPU dual-core e 256MB di RAM che la rendono adeguatamente carrozzata dal punto di vista hardware, anche in vista di upgrade al modem.
Interessante l’aggiunta, poi, di un dissipatore in alluminio, che ha permesso di ampliare il range operativo fino a 70°C e che dovrebbe garantire un funzionamento stabile anche nelle condizioni più estreme.
2.1 Aspetto Esterno
2.2 Prestazioni Teoriche
Andiamo innanzitutto ad analizzare il gain dell’antenna. Fortunatamente Mikrotik ci mette a disposizione un conveniente grafico:
Per noi italiani, i valori più interessanti sono i seguenti:
- Banda 1 (2100 MHz): ~ 15.5 dBi
- Banda 3 (1800 MHz): ~ 15dBi
- Banda 7 (2600 MHz) ~ 17dBi
- Banda 20 (800 MHz): ~ 5dBi
Questi valori la pongono ai vertici delle antenne LTE disponibili sul mercato per quanto riguarda il guadagno offerto, specie se si considera che non si avrà alcuna perdita legata al cablaggio.
3. Software
La LHGG è basata su RouterOS (livello licenza 3).
Per chi è familiare con i prodotti Mikrotik qui si sentirà a casa, con l’interfaccia che rimane identica agli altri prodotti della casa lettone (ad esempio è anche disponibile BGP, che non si sa mai).
Dal punto di vista teorico, quindi, con la LHGG (che è dotata di una CPU dual core a 64bit) si potrebbe decidere anche di usare l’antenna stessa come router collegando a valle dei semplici switch e access point, e configurando il resto della rete sulla LHGG stessa.
Allego i test prestazionali di Mikrotik per chi è interessato:
La parte dell’UI più interessante è sicuramente quella relativa all’interfaccia LTE, da qui si possono impostare i vari settaggi del modem LTE (selezione delle bande, verifica numero cella, ecc.) oltre che aggiornare il firmware del modem (attenzione: richiede un po’ di tempo e non compare alcuna finestra che confermi che l’aggiornamento è in corso) e verificare i valori radio.
Una delle feature forse più interessanti (ma potenzialmente anche pericolosa) è la possibilità di bloccare frequenza e cella (della banda primaria).
Non è tuttavia possibile fare tale operazione da interfaccia e sarà quindi necessario operare da terminale.
Ad esempio, se vorremo utilizzare la banda B7 della cella 331 scriveremo:
/interface lte at-chat lte1 input="AT*Cell=2,3,,3350,331"
Maggiori dettagli sul comando di cell lock e gli altri disponibili si possono trovare qui
Da notare che sui modelli dotati di modem CAT6 (R11e-LTE6) questa impostazione viene salvata al riavvio dell’apparato.
La LHGG, come gli altri prodotti di casa Mikrotik, è compatibile con RouterOS v.7, ma qui ne approfitto per fare una critica a Mikrotik: la LHGG è fornita di appena 16MB di memoria. Laddove su apparati da 20€ questa è una scelta comprensibile, su un device che ne costa 200€ di listino è ingiustificabile.
Al primo avvio, quindi senza che nulla fosse stato fatto da parte dell’utente, la memoria libera era infatti inferiore a 3MB.
4. Test sul Campo e un ragionamento su quando ha senso acquistarla
Per decidere come testare questa antenna adeguatamente bisogna ragionare su quando abbia senso utilizzare questo prodotto.
Innanzitutto, a mio parere non ha senso utilizzarla quando ci si trova in città, e in casa con un cellulare abbiamo già un segnale discreto: aumentare i valori radio quando questi sono già adeguati non ci farà guadagnare prestazioni.
Quando ha senso, dunque? Possiamo sintetizzarlo in: ogniqualvolta il vostro cellulare riesca a malapena ad agganciare il 4G.
Per provarla, dunque, mi sono voluto mettere proprio in questa situazione.
Sono andato in un luogo isolato, locato in una lieve conca circondata da alberi che non permettono di avere visibilità diretta sulle BTS in zona.
Il mio fidato cellulare di test (oramai bello vecchiotto) con installato Network Signal Guru sfortunatamente non riusciva neppure ad agganciarsi al 4G, utilizzando invece un cellulare più moderno con modem CAT12 si riusciva ad usare l’LTE con i seguenti valori radio*:
- Banda B20
- RSRP -112 dBm
- RSRQ -17 dB
- SNR -3 dB
E anche le prestazioni erano decisamente in linea con i valori indicati sopra: 3Mbps in download e poco oltre 1 Mbps in upload.
La BTS si trovava a circa 7km.
*Test effettuati all’aperto
Come è andata in queste condizioni difficilissime la LHGG?
Di default l’antenna ha agganciato la Banda 7 come principale e la 3 come secondaria:
I valori Radio, come prevedibile, non sono eccezionali: l’RSRP è estremamente basso (d’altronde sta usando la 2600 MHz come primaria), il SINR è negativo e il RSRQ è inferiore a -15dB.
Realisticamente, se non ci fossero gli alberi, oppure se si mettesse la LHGG su un palo abbastanza alto (su un palo dell’antenna, ad esempio), i valori migliorerebbero fortemente.
È comunque interessante, a mio parere, testare l’antenna in queste condizioni: per le persone che abitano in un bosco o altre situazioni simili potrebbe non essere possibile avere una Line of Sight pulita verso la BTS, testarla in queste condizioni permette dunque di stabilire una baseline: se voi vedete la BTS, sicuramente i vostri valori saranno migliori di questi.
Ok, va bene i valori radio, ma c’è stato un upgrade poi in termini di velocità?
Partendo sempre con le impostazioni di default viste sopra, la risposta è: decisamente sì.
Sono sufficienti? Dipende dall’uso, come sempre.
Se la volontà è quella di vedere due o più flussi 4k contemporaneamente, mentre qualcun altro fa una videoconferenza e un altro fa un backup: sicuramente no.
Se però si vuole portare connettività ad una seconda casa in montagna, da usare qualche volta all’anno, per poter usare ad esempio delle videocamere di sorveglianza quando si è via, oppure per guardare qualche film in streaming, navigare e lavorare da remoto, in questi casi è una soluzione tranquillamente utilizzabile (ho parlato con più persone che fino a non molto tempo fa non volevano lasciare la ADSL, o altri che pur lavorando in ambiti IT hanno VDSL 30M e non vogliono richiedere upgrade a 100M/200M perché non mi serve).
4.1 Si possono migliorare questi risultati?
Dopo averla accesa mi sono ovviamente messo a giocare un po’ con le varie bande e con i vari settori e celle disponibili.
Una cosa interessante che ho notato: non sono riuscito in nessun caso ad agganciare la B1, i valori radio erano troppo scarsi e non c’era una cella che rimanesse sempre visibile. Sia lasciando in automatico che forzando manualmente le varie celle, nonostante le diverse prove non sono mai riuscito a mantenere un collegamento che durasse più di un paio di secondi.
Ho quindi provveduto a testare ogni singola cella con un segnale accettabile e stabile che fosse disponibile, di seguito la tabella riassuntiva dei risultati:
Come si può notare, l’unica cella che garantiva buone performance era quella che stata scelta in automatico dalla rete (B7, 361).
Per quanto riguarda le bande B20 e B3, direi che il problema principale in questo caso era il carico sulla cella già troppo elevato che non permetteva di raggiungere performance migliori.
Guardando alla B7, invece, la seconda cella agganciabile aveva valori radio troppo degradati rispetto alla cella 361 per poter garantire performance migliori di quest’ultima.
Dai test era dunque evidente che la banda B7 sulla cella 361 era quella che garantiva le migliori performance. Tramite l’apposito comando ho quindi provveduto a bloccare la banda primaria su tale cella, e ho poi abilitato sul Mikrotik rispettivamente le bande B20 e B3 come secondarie.
I risultati sono stati i seguenti:
Tutto sommato i risultati sono abbastanza simili tra loro: non mi sento dunque di poter dichiarare che una delle due combinazioni fosse definitivamente migliore dell’altra, sarebbero necessari dei test prolungati per stabilire se una delle due offra complessivamente un risultato migliore (e ciò esula dallo scopo di questa recensione).
4.2 Siamo sicuri che il 4G sia l’opzione migliore?
Mentre testavo l’antenna mi è venuto in mente che essa supporta anche il 3G, per vedere se magari ci potesse essere una qualche sorpresa in tal senso ho quindi deciso di provare a forzarlo. Ecco i risultati:
Nessuna sorpresa: il 4G anche in condizioni molto difficili si dimostra migliore del 3G.
4.3 Il modem CAT6 su questo prodotto è una limitazione?
Ancora una volta: dipende.
Nello use case della recensione a mio parere no:
- La B1 non c’è stato verso di agganciarla
- B3 e B20 garantivano solo ~ 3Mbps in download.
- Eventualmente si potrebbe voler aggregare le bande in upload, ma non riesco ad immaginare uno use case in cui ciò avrebbe senso (considerando sempre le limitazioni in download del caso in esame) oltre ad essere tutt'altro che banale da mettere in pratica.
E se fossimo più vicini alla BTS? Sicuramente avere un modem che può agganciare più di due bande è un vantaggio oggettivo, sempre, ma va anche considerato che il prezzo di acquisto di tale modem non è affatto contenuto.
Personalmente prima di acquistare costosi modem testerei singolarmente le varie bande, e solo se ci fosse la certezza che l’aggregazione porterebbe a dei benefici tangibili provvederei a comprare un modem in grado di aggregare 3-4 bande.
5.0 Conclusioni
Ha senso dunque acquistare questa antenna?
A mio parere: assolutamente sì.
È chiaro che si rivolge ad un mercato di nicchia (anzi, probabilmente di nicchia della nicchia), ma non dobbiamo dimenticare che pur essendoci soluzioni come FTTH, FTTC e FWA che complessivamente coprono quasi interamente il territorio italiano, qualcuno rimarrà fuori, sempre.
Soprattutto sul lungo periodo, la soluzione per queste persone potrebbe diventare Starlink. Tuttavia va ricordato che tutt’ora questo è un servizio offerto in Beta, e che dovrà andare in contro ancora a diverse problematiche di vario genere prima di potersi affermare definitivamente (il costo per la creazione della costellazione d’altronde non si ripaga solo con una manciata di abbonamenti consumer). Senza menzionare il costo della soluzione in sé, che per molte persone potrebbe essere insostenibile, specie per una seconda casa poco utilizzata.
Volendo dunque mettere da parte per un secondo Starlink, soluzioni come questa LHGG possono permettere a diverse persone in digital divide di colmare finalmente questo gap, almeno fino a quando non ci saranno altre alternative disponibili.
E in questo senso il prodotto è assolutamente ottimo, e non posso che consigliarlo.
6.0 Disambigua
Mikrotik mette a disposizione diversi modelli della LHG:
LHG R: Solo antenna senza modulo LTE. Ma con la vecchia CPU single core e 64MB di RAM. Porta 100 Mbit.
LHG LTE kit: Antenna con Modem CAT 4, processore single core e 64MB di RAM. Porta 100 Mbit.
LHG LTE6 kit: Come il precedente ma con Modem CAT 6. Porta 100 Mbit.
Altri apparati e accessori utili:
Al momento le antenne Mikrotik LTE sono di difficile reperibilità, probabilmente a causa della mancanza di componentistica nel mercato. Aggiornerò i link man mano che i vari venditori avranno stock disponibile