asessa non capisco perchè debba continuare a pagare il costo di attivazione per altri 3 anni se tu mi aumenti le tariffe.
IMO la situazione è questa.
Una volta che si stipula un contratto, i contraenti sono obbligati secondo ciò che viene stabilito all'interno del contratto stesso.
Un contratto non può essere modificato in maniera unilaterale, ovvero richiede il consenso delle parti per cambiarne i termini, altrimenti il contratto decade.
In questo caso, quindi, se ci fossero delle penali non sarebbero dovute in quanto l'una parte ha modificato le condizioni contrattuali senza ottenere al contempo il consenso dell'altra.
Tuttavia, i costi di attivazione, di modem, del Tim Expert, eccetera eccetera, sono costi che da contratto sono riportati come singolo importo.
Se, per dire, i costi di attivazione da contratto sono 100€, l'operatore può offrire la possibilità di dilazionare il pagamento "per fare un favore all'utente". In questo modo quei 100€ diventano 5€ per 20 rate.
Il trucco, a mio modo di vedere, è che tu teoricamente sei supposto di pagare l'intero importo al momento della stipula del contratto (o della prima fattura).
Ossia, in questo caso, loro si limitano ad una dilazione di pagamento (per apparentemente favorire l'utente) di un importo che l'utente contraente avrebbe invece dovuto versare interamente alla stipula.
Costi pertanto, che senza dilazione si sarebbero dovuti pagare interamente, per i quali dunque la modifica delle condizioni contrattuali non libera dall'obbligazione.
Di fatto, si tratta di costi che non si riferiscono a dei costi reali (molti altri operatori non li applicano, oppure sono valori fuori mercato) ma che vogliono ricalcare le orme di una penale di fatto, laddove una penale sarebbe velocemente e facilmente aggirabile una volta che si dovessero modificare le condizioni contrattuali.
Tutto questo, IMO.