MaxBarbero Il problema delle bollette alticce mi sa che era comune.... soprattutto per chi non abitava in città e quindi niente chiamata urbana!
Non immaginate la mia gioia quando Telecom decise di abbandonare la suddivisione in settori e reti urbane a favore delle più ampie aree locali. La rete urbana del mio paese venne annessa a quella del capoluogo (a 20 km) sede del provider tin.it (ancora ricordo il numero di accesso), bolletta più che dimezzata!
Poco dopo uscirono anche le prime opzioni Teleconomy. Ce n’era una con cui potevi scegliere un solo numero urbano su cui avere lo sconto del 50%!
Prima ancora usavo un provider locale/regionale (Flashnet). Il primo modem che ho usato era a 9600 bps, ma non sempre riuscivo ad agganciare la velocità massima dato che il mio paese fino al 1996 è stato servito da una centrale meccanica.
Con la centrale elettronica e il 56K mi sembrava di volare!
La prima ADSL1 la installai in ufficio di mio padre, affiancata all’ISDN che finalmente restava libera per le chiamate, modem Ericsson 220dp (o qualcosa del genere). Contemporaneo dello Speed Touch Manta credo. Poi ci diedero il Pirelli nero tondo (ufo) e la smart card con la configurazione (IP statico). Velocità 1280/128 (anche qui rispetto agli altri sembrava di volare). A casa invece sono partito direttamente con la 2 Mega e l’Alice Gate 2 Plus bianco coi bordi neri (sempre by Pirelli). Ma a quei tempi studiavo a Roma e ricordo l’impresa di convincere i coinquilini a mettere la prima fibra Fastweb MAN a 10 Mbps simmetrici! Erano solo 10 euro a testa al mese, ma gli altri preferivano continuare a scroccare ai vicini (era pieno di reti non protette). Alla fine a casa di amici videro la differenza (su eMule Adunanza) e si convinsero…
Scusate se mi sono dilungato, ma un tuffo nel passato ogni tanto ci vuole.
Ps. Altavista tutta la vita (quando era ancora .digital.com) fino all’avvento di Google (non ricordo l’anno preciso) ma la velocità, la precisione dei risultati e l’assenza di pubblicità furono i fattori vincenti!