Technetium Innanzitutto stiamo parlando di quasi quindici anni fa e oltre; non sapendo la tua età, a te potrebbe sembrare strano ma allora queste erano le prassi commerciali in vigore.
Dal 1997 ad oggi ho posseduto una moltitudine di sim con tutti i gestori, compresa la storica e compianta Omnitel coni cui attivai le mie primissime due sim: una in abbonamento (con prefisso 348) e l'altra ricaricabile (con prefisso 347).
Ti rammento anche che allora non esisteva ancora la MNP; per cui, se cambiavi gestore, perdevi necessariamente il numero.
Quelle sim non erano affatto diverse dalle altre che vendevano i negozi Vodafone ma, non avendo alcun numero preassegnato, non era possibile utilizzarle su nessun telefono se non previa attivazione presso i suddetti negozi; all'interno di Auchan era presente il reparto telefonia, quindi sarebbe stato possibile attivarle in qualsiasi momento direttamente in loco.
Solo dopo la registrazione dei dati dell'intestatario e l'abbinamento con il seriale della sim (riportato all'esterno della bustina, sia in forma numerica tradizionale che in codice a barre), la dealer station VF assegnava prefisso e numero telefonico e veniva stampato il contratto ricaricabile al cliente; la ragione mi sembra piuttosto evidente: in questo modo si evitava di stoccare presso i vari rivenditori ingenti quantitativi di sim con preziosissimi archi di numerazioni telefoniche che non sarebbe stato possibile riutilizzare finché le bustine con le schede non venivano rese dai vari rivenditori (magari per scadenza o altro), com'erano costretti a fare i competitors.
Inoltre, all'epoca tutte le sim - ed intendo proprio indistintamente tutte le sim di qualsiasi gestore - avevano almeno 5 euro di credito puro precaricato (e non bonus, come accade ormai da qualche anno a questa parte con alcuni gestori), a prescindere dal profilo tariffario applicato; ecco perché si faceva a gara per accaparrarsele a costo zero, attivarle e poi cessarle quasi subito per farsi trasferire il credito su altra sim attiva.