[cancellato]
Sei rimasto al decreto Pisanu, cioe' al periodo tra il 2005 e il 2013: oggi nessuno ha obblighi di tracciamento degli utenti e tutti, dalla polizia giudiziaria, ai Pm ai giudici sanno che sulla rete di un albergo, di un B&B o di un privato che da' la casa in affitto ci possono navigare cani e porci, quindi a nessuno piu' viene in mente di mettere sotto indagine l'intestatario a meno che sia un pregiudicato, affiliato malavitoso o di quel genere li'.
Se ti chiamano e' solo per sapere chi accede alla rete: metti che chiamano MisTer FTTH (che ha giurato che lui la connessione non la da' a nessuno manco fosse suo amico o la sua donna .. del momento), lui si lo schiaffano dentro perche' ha confessato che la sua linea la usa solo lui, se chiamano me che do' la password del wifi guest a chiunque prendono atto se e' cosi' o meno e non ci vuole un genio a capire che in un albergo in cui la password del wifi e' alla reception visibile a tutti, chi naviga non e' l'intestatario ma i suoi ospiti.
Se poi uno vuol fare lo "sceriffo" sulla propria connessione, libero di farlo (libero e' un eufemismo, date le seccature lato privacy che cio' porta con se'), ma non glielo impone ne' lo pretende nessuno, quindi e' un po' come scavarsi la fossa se poi non sei capace di fare lo sceriffo come si deve, la cosa ti si ritorce contro: siccome controlli come mai non ti sei accorto?
In realta' gli obblighi di tenere log dei mac address in capo a chi, come privato, forniva connessione e' stato superato quando ci si e' accorti (quasi subito) che il mac address puo' essere facilmente modificato e falsificato da soggetti anche con competenze tecniche non elevate attraverso la fruizione di semplici applicazioni informatiche facilmente reperibili on line
Oggi l'obbligo di tenere log delle connessioni riguarda SOLO e SOLTANTO gli ISP, un privato che da' la casa in affitto anche AirBnB o anche un operatore economico come un'azienda o un albergo che danno agli utenti accesso a loro reti, non ha alcun obbligo di tracciamento e per dimostrare che la rete la usano tutti basta fare la foto della reception con la password del wifi disponibile a tutti gli utenti di quella attivita'.
Ciao
Claudio
P.S. per approfondire leggete qui
http://www.carabinieri.it/editoria/rassegna-dell-arma/la-rassegna/anno-2012/n-1---gennaio-marzo/studi/attivit%C3%A0-investigativa-in-internet
o qui
https://www.altalex.com/documents/news/2017/02/24/free-wifi-e-responsabilita-del-gestore-per-i-reati-commessi-da-un-host
Oggi, 2021, e' certo come la luce del sole che l'intestatario di una connessione internet non ha alcun obbligo legale di far rispettare una buona condotta agli utenti, di modo che sia responsabile se poi gli utenti si comportano male commettendo reati informatici, e' l'utente il soggetto responsabile di quello che fa in rete, lui e solo lui e per risalire all'utente occorre un'indagine non essendoci, ne' in diritto ne' in fatto piu' alcuna presunzione che l'utente sia l'intestatario dato che tutti oggi sanno e hanno capito che tra intestatario e utente ce ne corre, all'inizio ci si connetteva con un pc ad internet e ad un pc corrispondeva una persona, oggi ci si connette da qualunque oggetto che tutti hanno in tasca in misura superiore a tre (pc desktop, notebook, tablet, smartphone, smartwatch moltiplicati per il numero di persone che accedono a una rete domestica), quindi dietro a un intestario ci sono decine e decine di oggetti nella disponibilita' di piu' persone non definibili a priori o in base a presunzioni di coincidenza con l'intestatario, e' come il caso di una persona che spaccia in una casa, a nessuno viene da dire che si presume sia il suo proprietario, si guarda e si fa l'indagine per stabilire chi c'e' in quella casa e chi fa cosa, e lo stesso e' quando il reato avviene attraverso una connessione ben individuata