Emmeci
Quello delle password complesse non è l'unico problema che si è cercato di risolvere con la realizzazione del protocollo FIDO2
Alfoele
Non capisco perché dovrebbe far sorridere, anche perché Windows continua ad essere gestito attraverso GUI (come appunto SCCM ed l'Admin Center), oggi lo si può fare anche con la riga di comando.
Come si suol dire solo gli stupidi non cambiano idea.
E poi come dicevo prima, un sistema di automazione ce lo avevano già, ad un certo punto hanno sentito il bisogno di cambiarlo.
Non si tratta di una crociata, ma se qualcuno scrive qualcosa di sbagliato io lo segnalo. E tutto è partito dalla tua affermazione che diceva testualmente:
Alfoele La versione downgraded delle shell Unix, nonché uscita giusto qualche anno dopo...
E Powershell non è né una versione delle shell Unix, né una versione downgrade di nulla e non è una copia di nulla.
Che poi a qualcuno possa non piacere ci sta. Ma è tutt'altro discorso.
Che poi sarebbe interessante capire in cosa Powershell sarebbe meno potente e meno flessibile e mi verrebbero in mente un paio di situazioni...
callfan
Le cose sono un po' più complicate ma per quanto riguarda il Window Credential Store, la versione semplice è che il Windows Credential Store è una soluzione software, mentre il TPM è un chip hardware e aggirare i sistemi di sicurezza di una soluzione software è un po' più facile che aggirare i sistemi di protezione hardware.
L'uso del TPM non è tanto per proteggere i dati biometrici, ma per proteggere la chiave primaria utilizzata nei sistemi di autenticazione a chiavi asimmetriche come nel protocollo FIDO2 (che è un è un protocollo di autenticazione standard promosso dal W3C) e di cui Windows Hello ne è una implementazione.
Dei dati biometrici viene comunque calcolato un hash e quindi quandanche un attacker riuscisse ad ottenerli, è impossibile che riesca a ricavare da questi i dati originali e ricostruire i dati biometrici grezzi, inoltre con questo hash comunque non sarebbe in grado di accedere a nessuno dei servizi/applicazione/device per il quale è abilitata l'autenticazione con Windows Hello, perché quei dati permettono, all'applicazione/servizio/device che ne fa richiesta, solo di avviare il processo di autenticazione con chiavi asimmetriche.
In un certo senso, per fare un parallelo con i sistemi di autenticazione "tradizionali", anche se non è propriamente corretto, quando ad esempio si abilità l'autenticazione a 2 fattori, questi dati biometrici non sostituiscono la password, ma sostituiscono il codice che arriva via sms sul cellulare.