graz Sono poche come il 1.000.000 di tonnellate di acqua contaminata che riverseranno nell'oceano per disastro fukujima ( per ora ma si dovranno riversarne molta altra in futuro) e alle 10.000 tonnellate di rifiuti altamente radioattive prodotte all'anno delle sole centrali nucleari. Bah.. è una scelta che alla lunga non paga.. troppi rischi e troppi costi per la gestione di rifiuti intrattabili.
Quando si parla di qualcosa, sarebbe il caso di avere almeno una vaga idea di quello di cui si sta parlando. I rifiuti non sono intrattabili, sono trattabilissimi e sappiamo farlo in assoluta sicurezza.
L'acqua che verrà sversata a Fukushima sarà acqua potabile, tutti i radionuclidi sono stati rimossi o saranno rimossi fino a scendere sotto i limiti di legge, tranne per il trizio, ma l'acqua verrà diluita di un fattore 500 e sversata in 10 anni, ci sarà una concentrazione di trizio al di sotto dei limiti di legge.
Per il resto sicuramente paga di più avere miliardi di tonnellate all'anno di CO2 ed altrettanti miliardi di tonnellate di altri prodotti della combustione liberi di vagare nell'aria (e che realmente uccidono milioni di persone nel mondo ogni anno)...
[cancellato] Il rischo è probabilità*impatto. Il rischio è minimo, ma l'impatto è (potenzialmente) devastante.
Perdonami ma non sta in piedi sto ragionamento, se ho un evento A che ha una frequenza di 1/10 dell'evento B e l'evento B provoca un danno di 1/3 dell'evento A evento A rimane di gran lunga meno rischioso sebbene provochi molti più danni.
Dire che è devastante non vuol dire niente, i danno va quantificato e/o stimato.
Questo è il bias che hanno molti riguardo la percezione del rischio, per una qualche ragione ti sei fatto l'idea che la radioattività debba essere trattata diversamente.
Facciamo il classico esempio dell'aereo, la caduta di un aereo è devastante comparata ad un'auto che si schianta contro un muro, perché nella testa delle gente si forma l'idea che centinaia di persone muoiono senza scampo in una volta sola, mentre da un incidente d'auto ci si può salvare, o al massimo possono morire da 1 a 5 persone, eppure è più rischioso andare in auto che in aereo...
A questo ci si aggiunge che gli incidenti d'auto sono relativamente comuni e quindi in un certo senso ci siamo abituati mentre quelli aerei sono più rari, anche questo contribuisce a dare l'idea alle persone che gli aerei siano pericolosi.
Stesso discorso per gli in udenti nucleari.
[cancellato] Il WTO stima 4000 morti diretti ed indiretti riconducibili a Chernobyl, Greenpeace più di 200.000.
Lasciamo stare le stime di Greenpeace che sono completamente campate in aria.
Per il resto ci sono oltre 440 centrali, molte di queste da più di 40 anni. Ci sono centrali che dopo 50 anni di servizio, sono state "ricondizionate" per poterne estendere la vita utile ed hanno funzionato senza interruzioni per 2 anni di seguito. Sono pochi i settori dove si raggiungono livelli di servizio simili.
Le scorie sono poche semplicemente perché la densità energetica dell'uranio è impressionante il carbone ha una densità energetica di 24MJ/kg, il gas di 55MJ/kg, l'uranio 3 900 000 MJ/kg, una centrale da 1GWe ha bisogno, in media, di 27 tonnellate di combustibile all'anno, per produrre la stessa energia di 1kg di uranio servono 60 tonnellate di gas (ed oggi "bruciamo" solo il 5% del combustibile).
[cancellato] Se hai numeri che le principali organizzazioni mondiali non hanno, buon per te. Io resto ad almeno 4000 morti. Per un evento.
Proprio basandomi sui report delle organizzazioni internazionali e di ricercatori seri dico questo. Un dato messo così non vuol dire molto senza il contesto.
A questo punto potrei dirti perché non ci battiamo contro le centrali idroelettriche? 1 evento, 180 000 morti...
[cancellato]
Sono perito edile e mi occupo di certificazione energetica dal 2005, in questi anni non sono mai riuscito a convincere nessuno ad adeguare i terminali e far funzionare l'impianto a bassa temperatura, certo vivo in una realtà piccola e poco significativa, però è frustrante vedere gente che fa di tutto per installare l'ultima caldaia a condensazione presente sul mercato, ma attaccarla ad un impianto ad alta temperatura (che poi è sempre da valutare l'effettivo risparmi di un impianto a bassa temperatura rispetto ad un ad alta)...
Comunque i tempi di ritorno per ristrutturazione di un impianto ad alta temperatura e caldaia a gas con PDC ed adeguamento dei terminali senza fotovoltaico sono abbastanza lunghetti
Venom90
Non potevano fare impianti autonomi?