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La risposta in breve è NO.
Le onde usate dal Wi-Fi non sono ionizzanti, quindi non possono in alcuna maniera modificare il DNA delle nostre cellule. L'unico possibile effetto "collaterale" è di tipo termico (anche il microonde opera a 2.4Ghz), ma considerando le potenze impiegate (milionesimi di quelle del microonde), la variazioni di temperatura causate sono totalmente ININFLUENTI ed IMPERCETTIBILI. Ricordo inoltre che le potenze impiegate dal Wi-Fi sono notevolmente minori di quelle dei cellulari, che in chiamata si trovano attaccati al nostro cervello (e pure su queste non esiste alcuna dimostrazione scientifica della loro pericolosità).
La normativa in Italia è molto più restrittiva di quella europea (che già di suo è precauzionale).
Discorso diverso per le frequenze ionizzanti, ma stiamo parlando di raggi X, particelle gamma e cose simili, che non sono usate in telecomunicazioni e quindi neanche dai nostri dispositivi Wi-Fi. Oppure le frequenze della luce prodotte dal Sole (nell'ordine dei Thz), che possono essere cancerogene (vedi i melanoma della pelle).
In soldoni, quindi, non c'è alcuna base scientifica su questa pericolosità. Se può avere senso, per ulteriore precauzione, non tenere un access point a 10 cm dalla testa, non è però una buona idea tenerlo troppo lontano, altrimenti sarà il nostro dispositivo, nel tentativo di inviare informazioni all'AP, ad aumentare la potenza impiegata per comunicare.
Se la paura è infine collegata ai campi elettromagnetici, qualsiasi cavo di corrente ne genera uno.