FrancescoCostalunga
Dipende un po' da cosa permette di fare il router "vecchio" - ad esempio se ad esempio permette di creare subnet diverse e separate da assegnare alle sue interfacce oppure no.
Se non lo permette si può procedere così: il secondario deve avere anche un IP sulla rete principale, assegnato all'interfaccia che lo collega a quella rete, ed escluso dal range DHCP della rete principale (es. 192.168.1.254). Quindi il secondario deve avere come rotta di default il router principale.
Il router principale deve quindi avere una rotta per la rete 192.168.7.0 (immagino /24), con gateway il secondario (l'IP assegnato prima, nell'esempio il 192.168.1.254). Questa serve per il traffico di ritorno.
A meno che non attivi il NAT sul router secondario, in questo caso la rotta non è necessaria (tutto il traffico sembrerà arrivare dall'IP del secondario), però avrai un doppio NAT - può essere un problema oppure no a seconda di quali dispositivi hai su quella rete e cosa fanno.
Con il routing, però anche la rete principale e secondaria saranno visibili tra di loro. Si può ovviare con delle regole di firewalling che blocchino il traffico fra le due reti. Con il NAT la rete primaria non può accedere alla secondaria (senza port forwarding, ecc), ma la secondaria può accedere alla primaria, ci vorrà una regola di firewall lo stesso.